domenica 22 settembre 2013

Dichiarazione del 21 Settembre 2013 - Passaggio al gruppo misto del Consiglio Comunale di Treviso

A seguito degli incomprensibili quanto devastanti fatti accaduti in questi ultimi mesi tra la mia persona ed il M5S trevigiano desidero chiarire quanto segue:
1. Tutta questa triste vicenda parte a seguito del mio inoltro di n.3 CV per un incarico al Parco del Sile (che non prevede alcun compenso economico), decisa e condivisa con l'intero gruppo presente durante il MeetUp (incontro) settimanale dedicato a questo, uno dei tanti dei quali ero portavoce in Consiglio Comunale.
2. A seguito di questo unico fatto, è scattata dall'interno del M5S un'incomprensibile campagna denigratoria nei miei confronti con tanto di comunicati stampa e dichiarazioni che non risulta fossero stati avallati dagli attivisti della base del Movimento (es. comunicato stampa del 05 agosto 2013).
3. Come detto nessun Comunicato Stampa, né alcuna dichiarazione "ufficiale" del M5S contro di me risulta sia mai stata preventivamente condivisa formalmente con gli attivisti del Movimento.
4. Tali fatti mi hanno portato a pensare che esista all'interno del M5S un gruppo di persone "al di sopra delle parti", probabilmente "storiche",  che decidono per tutti senza sostanzialmente alcuna forma di consultazione democratica, soprattutto della base, e che sembra pilotino la base stessa in maniera ambigua al fine di far "Ratificare" decisioni già prese a monte.
5. Il livello di orientamento delle decisioni è stato tale, soprattutto negli ultimi tempi, da praticamente escludere qualsiasi tentativo di mediazione o scelta della base stessa.
6. Al meetup straordinario del 7 agosto 2013, senza un’esplicito ordine del giorno, al gruppo non è stata virtualmente data altra possibilità che ratificare le decisioni già prese e votare per le mie dimissioni dal ruolo di consigliere comunale. E mi rifiuto di credere che quegli attivisti che non hanno "obbedito" possano rischiare di essere isolati o esclusi dal meetup di Treviso .
7. La sconcertante scoperta di questo discutibile quanto per nulla trasparente modo di procedere, sembra ignorare le elementari regole e consuetudini di lavoro condivise da sempre con il Movimento di cui ho fatto parte e che ho avuto l'onore di rappresentare, fino ad oggi.
8. Sottolineo inoltre che la mia candidatura al ruolo di sindaco del M5S Trevigiano è avvenuta con una decisione democratica emersa dalla volontà democraticamente espressa dal gruppo, e non per una mia autoinvestitura.
9. Ad agosto si è materializzata nei miei confronti da parte di questa "Pseudo-Dirigenza", e pertanto, da parte della "Componente Ufficiale" del gruppo, la totale sfiducia nei miei confronti sia a mezzo stampa che nei social network con toni addirittura paradossali. Sfiducia della quale mio malgrado ho dovuto prendere atto e che mi vede attonito per le inusuali procedure perseguite. (compresa la mia espulsione con referendum addirittura Nazionale, poi revocato).
10. Forte di questa devastante esperienza, ma forte ancor più nel perseguire gli ideali di democrazia, condivisione e trasparenza appresi nel M5S, ritengo doveroso continuare nel mio ruolo di Consigliere Comunale scindendo definitivamente la mia persona e la mia figura politica dal simbolo e da questa conduzione della realtà Trevigiana del M5S che poco ha a che fare con i valori tanto sbandierati.

Comunico pertanto la mia decisione di passare al Gruppo Misto - unico gruppo consiliare senza connotazione partitica e appartenenze - in ottemperanza al mandato conferitomi dai cittadini come garante del programma depositato e per il quale mi sono assunto precisi impegni con gli elettori Trevigiani e con tutti i miei concittadini. 
Inoltre, come sempre dichiarato, anche in campagna elettorale, rinnovo la mia disponibilità a chiunque voglia contribuire al prosieguo del mio operato in linea con quei valori e quei principi sin qui espressi e ai quali non intendo venir meno, appoggerò e sosterrò le buone idee e proposte per il bene della città siano esse del Movimento 5 Stelle siano di altri liberi cittadini.

Alessandro Gnocchi

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