domenica 10 agosto 2014

Un anno fa, ieri. Con una telefonata si è riaccesa la speranza...di Giacomo Darisi

di Giacomo Darisi

Era un agosto tiepido e mi apprestavo a partire per le vacanze. Ero tranquillo, avevo collaborato e mi ero impegnato per un anno intero nel Movimento 5 Stelle. Eravamo riusciti a portare un solo consigliere a Treviso ma, comunque, ne ero felice.
Una sera, a due giorni dalla mia partenza, ricevetti una telefonata nella quale mi si spronava a partecipare al meetup straordinario del 7 agosto, perché, anche se non era calendarizzata nell’ordine del giorno, sarebbe stata votata la sfiducia al nostro consigliere appena eletto.

Rimasi pietrificato. 

Capii subito che i voti non sarebbero bastati per salvarlo, perché tutto era stato già deciso. Gli attivisti erano stati convinti e si erano contati. Il fatto che si volesse votare il 7 agosto, proprio quando molte persone sono in ferie, era sintomatico di quale dovesse essere l’esito del voto.
Il motivo? Una scusa su base etica…In realtà?
Alessandro era troppo poco “politico”, poco allineato e assolutamente poco plasmabile alle direttive calate dall'alto.
Non importava che avesse un ottimo cv, che fosse preparato e che tecnicamente fosse una spanna sopra a tutti gli altri consiglieri (come dimostrato in questi mesi), l’importante era che fosse servile e fedele alle linee imposte.

Provai a chiedere se si poteva delegare qualcuno per esprimere il mio voto, visto che io sarei stato all'estero, ma non era possibile.
Una della regole del movimento è “chi c’è al meetup vota”. Capii quindi l’utilità di quella regola, bastava indottrinare un gruppo, contarsi, mettere una postilla generica sull'ordine del giorno due giorni prima del meetup e il gioco era fatto: la volontà verticistica del M5S sarebbe stata compiuta, mascherata però da una scelta presa dalla base.
Quando tornai dalle vacanze trovai macerie. Tutto quello per cui mi ero battuto per un anno intero, si era disintegrato. Il M5S di Treviso aveva perso il suo unico consigliere, in nome della coerenza, per motivi di “ineleganza”. Saturno aveva mangiato i suoi figli ed aveva vinto.

Ma come la storia insegna, dalle macerie può nascere qualcosa di nuovo, e pensai che era il caso di fare tesoro dell’esperienza passata e di ripartire da dove mi ero fermato mettendo un mattone sopra l’altro. Mi feci coraggio, presi il cellulare e chiamai Alessandro, il quale coerentemente col suo carattere non si era dimesso, ma era passato al gruppo misto per portare avanti il programma per il quale era stato eletto.

Da quella telefonata è passato quasi un anno, con quella telefonata si è riaccesa la speranza.
Altre persone come me hanno fatto la stessa telefonata, probabilmente con il medesimo intento e guardato oltre al simbolo penta stellato.
Col tempo ci siamo ricostituiti come gruppo, quasi tutti ex cinque stelle ma stanno arrivando nuovi componenti con storie e percorsi politici diversi. Abbiamo fatto vera politica sul territorio, svincolati da ideologie e vincoli partitici pressanti. Abbiamo conosciuto gruppi politici con storie simili alle nostre, con i quali facciamo rete e condividiamo strategie, obbiettivi, finalità.
Grazie ad Alessandro abbiamo fatto approvare ordini del giorno, abbiamo potuto presentare emendamenti, abbiamo fatto un lavoro di squadra molto efficace.
Quello che è successo a Treviso è successo in tantissimi altri comuni province e regioni con le medesime modalità in tempi diversi, e sono nati tantissimi gruppi simili al nostro da questo è nato il progetto unovaletanto.it e DORSALE VENETA sperando che in futuro si possa guardare ben oltre l’ambito locale.

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