martedì 30 settembre 2014

Nuova Cittadella della Salute di #Treviso: tutto come da copione!

Come volevasi dimostrare, il risultato che avevo ipotizzato è stato confermato pienamente, come racconta l'articolo del quotidiano che riporto sotto.

L'aspetto più comico è che, a giudicare dalle controdeduzioni dell'USLL che ho già pubblicato, sono convinti di essere nel giusto avendo applicato la legge regionale n. 11 del 2004, articolo 7, comma 3, ma evidentemente non hanno capito cosa citano.
La stessa legge che invocano loro, infatti, sancisce, ai commi 3 e 4 dell'articolo 7, che:
3. Verificata la possibilità di un consenso unanime dei soggetti interessati in sede di conferenza di servizi, la proposta di accordo di programma, entro i cinque giorni successivi, è depositata presso la segreteria del comune per dieci giorni. Dell'avvenuto deposito è dato avviso sull'albo pretorio del comune e della provincia interessati e mediante affissione di manifesti. Fino a venti giorni dopo la scadenza del periodo di deposito chiunque può presentare osservazioni.
4. Entro i trenta giorni successivi alla scadenza del termine di cui al comma 3, il comune provvede all'istruttoria delle osservazioni e convoca tutte le amministrazioni e i soggetti pubblici interessati che si esprimono definitivamente sull'accordo, anche sulla base delle osservazioni presentate.

Bene: se l'italiano non è un'opinione le osservazioni sono riferite alla proposta di accordo di programma, nel suo complesso, non esiste minimamente alcuna limitazione ai soli aspetti urbanistici.

Ma ho già capito da tempo che per la questione Nuova Cittadella della Salute nulla conta: né la legge, né il buon senso, né la partecipazione, né altro... 

avanti tutta a testa bassa!

Tanto chi ne pagherà le conseguenze non saranno certo quelli che sottoscrivono questo accordo.

Mi auguro solo che in futuro saranno ricordati i nomi e cognomi di chi porterà su di sé la responsabilità di queste scelte, a nostro modesto e irrilevante giudizio, sbagliate!

IL GAZZETTINO DI TREVISO - 30 settembre 2014

Cittadella avanti tutta: e adesso la viabilità
TREVISO - Altro ostacolo superato. La cittadella sanitaria ottiene anche il via libera della conferenza dei servizi che però apre un nuovo fronte: quello della viabilità. Le 22 osservazioni presentate, soprattutto da Italia Nostra e dal consigliere del Pd Maristella Caldato, sono state respinte praticamente tutte perché, per la maggior parte, già comprese nelle relazioni tecniche presentate dagli uffici. Ora, in attesa del consiglio comunale straordinario, che molto probabilmente si svolgerà il prossimo 10 ottobre, per ratificare tutte le modifiche, l'attenzione si sposta sul tema della viabilità di Sant'Antonino. Il sindaco Giovanni Manildo ha infatti spedito una lettera con cui invita la Regione a sedersi al tavolo assieme a Comune e Usl 9 per discutere dei problemi viari che la cittadella, inevitabilmente, si porterà dietro. Intanto la decisione di non accogliere le osservazioni darà fuoco alle polveri per nuove polemiche. La Caldato ha già iniziato a protestare sottolineando che le controdeduzioni sono state formulate direttamente dall'Usl 9, cioè dall'organo che ha chiesto la variante. Accusa che però Ca’ Sugana respinge con molta enfasi. Tutto confermato quindi: indice d'edificazione a 2,2 solo per le strutture sanitarie; 14 metri di distanza dei nuovi edifici dalle sponde del Sile; mantenimento del distretto sanitario a Borgo Cavalli, duemila parcheggi in più a disposizione del Comune e le piccole modifiche alla viabilità che verranno apportate all'altezza della rotatoria della chiesa Votiva. “Abbiamo approvato la relazione presentata dagli uffici - spiega Manildo - delle 22 osservazioni molte erano non pertinenti. Quelle riguardanti mobilità e viabilità non erano attinenti al procedimento urbanistico. Ma su questi temi c'è comunque la volontà di rispondere coinvolgendo non soltato l'Usl 9 ma anche la Regione. Abbiamo quindi approntato la lettera da spedire al governatore Zaia per affrontare tutti assieme questo problema. Siamo convinti che il Ca’ Foncello rinnovato sia un ospedale che debba servire non solo ai trevigiani, ma a un numero più esteso di persone provenienti anche da altri territori. La stessa conferenza dei sindaci vuole essere coinvolta sul tema viabilità. Per questo vogliamo far partecipare al tavolo la Regione”. Tutte le osservazioni più tecniche sono quindi state respinte: “I temi urbanistici e idraulici presentati hanno toccato punti che, sostanzialmente, erano già stati ben approfonditi nelle precedenti commissioni e nel consiglio comunale di luglio in cui è stato approvato l'atto. Siamo quindi andati avanti sull'onda del mandato ricevuto in quel consiglio. Abbiamo accolto solo alcune correzioni materiali, delle sub osservazioni su diciture o errori formali”.
P.Cal.

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