martedì 27 maggio 2014

Orti botanici e Guerrilla Gardening: cura e cultura del verde.

fonte: Econote.it
Leggiamo sui quotidiano di oggi che alcuni cittadini di Santa Margherita avrebbero ripulito l'esterno di palazzo Scotti, ex sede comunale il cui marciapiede che si era riempito di erbacce e rifiuti. Tutto ciò ci ha colpito proprio perché, come avevamo avuto modo di parlarne qualche giorno fa, è stata data notizie che gli orti botanici - fiore all'occhiello dell'Accademia Trevigiana del Territorio - chiuderanno: Ca' Sugana ha infatti comunicato a Gianni Anselmi, che trent'anni fa li creò dal nulla, di voler sospendere il contributo da 15 mila euro all'anno fissato per il loro sostentamento. 
Insomma, mentre l’Amministrazione pubblica decide di togliere ossigeno alla cura e cultura del verde e alla sensibilizzazione nei confronti della natura, dei privati cittadini invece decidono di intervenire direttamente e prendersi cura di aree urbane degradate. Questo nuovo fenomeno prende il nome di Guerrilla Gardening: un gruppo di appassionati del verde decide di interagire con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, chiamati "attacchi verdi” che hanno l’obiettivo di abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città. Abbiamo appreso da alcuni esponenti del gruppo Guerrilla Gardening di Treviso che Il prossimo «blitz verde» sarà venerdì pomeriggio in via Commenda. «Lo stiamo facendo perché dopo innumerevoli richieste e mail inviate al Comune, nessuno è mai intervenuto e la nostra città non merita questo abbandono».

Giovedì sera a Santa Caterina, l'Amministrazione presenterà il progetto «Una città in Comune e l'iniziativa «Adotta il verde»; in quest’ottica si situano le iniziative di «Guerrilla Gardening», infatti gli attivisti hanno creato una mappatura delle fontane cittadine e stanno lavorando a una mappatura degli alberi da frutto: «Si chiama foraggiamento urbano, i cittadini sapendo dove si trovano i frutti possono poi andare a raccoglierli».

I consiglieri di minoranza Alessandro Gnocchi - Gruppo Misto, Giancarlo Gentilini e Mario Conte - lista Gentilini - hanno predisposto un ordine del giorno con il quale si propone di reperire i finanziamenti per gli orti botanici di Treviso attraverso le risorse incassate dal Comune con l’imposta di soggiorno e con aggiustamenti alla programmazione economica del comune.

La recente istituzione dell’imposta di soggiorno nella città di Treviso, con Atto del Consiglio Comunale del 31.03.2014, potrebbe essere la soluzione per riuscire a continuare a finanziare una iniziativa che rischia di essere abbandonata per sempre. Il gettito dell’imposta, infatti, come prevede la legge, “è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.

Dalle risorse incassate dal Comune di Treviso attraverso l'imposta di soggiorno e attraverso aggiustamenti e correzioni alla programmazione economica comunale per l'anno 2014, è possibile quindi individuare fonti per il finanziamento degli orti botanici. E’ importante, inoltre, che gli orti siano valorizzati creando sinergie con soggetti pubblici, privati, del privato sociale e del volontariato per rilanciarne l'attività e divulgarne le iniziative, coinvolgendo la cittadinanza e le scuole con iniziative sia informative che formative e didattiche in collaborazione con le strutture scolastiche del territorio.

I residenti del comune di Treviso sarebbero più che disposti ad occuparsi di alcune zone degradate per ridare loro vita e colore, al contempo, però, il Comune dovrebbe dare un segnale in questa direzione rivedendo il taglio degli investimenti per gli orti botanici ed individuando dei fondi per il loro sostentamento.

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