sabato 11 ottobre 2014

Nuova Cittadella della Salute di #Treviso: la mistificazione è compiuta

Ieri in Consiglio comunale abbiamo assistito all'apoteosi della mistificazione. Già in commissione urbanistica di mercoledì avevo sentito affermazioni paradossali ma di questo scriverò una prossima volta.
Torniamo, dunque, a ieri.

Il mio voto, come già sullo schema di proposta di accordo è stato contrario, unico tra tutti i presenti, per le ragioni che vi avevo già illustrato e per un'altra serie di ragioni.

A mio giudizio, buona parte dei consiglieri di maggioranza è venuto meno al dovere di rappresentare gli elettori e di svolgere il ruolo che la legge assegna al Consiglio comunale. Perciò li ho invitati a chiedere scusa ai cittadini di Treviso che li hanno eletti.

In breve i consiglieri comunali:

  • -non hanno neppure preteso di avere a disposizione la variante urbanistica che l'accordo di programma ha approvato;
  • -non hanno badato al fatto che tutte le osservazioni pervenute anche da cittadini e associazioni sono state dichiarate non pertinenti, a parte quelle che sistemavano "le virgole";
  • non hanno ritenuto rilevante che il giudizio sulle osservazioni fosse quello espresso dall'ULSS e che fosse, in alcuni casi illogico, altre volte errato e il più delle volte discutibile;
  • non si sono, quindi, neppure preoccupati di avere deluso quei cittadini che in un mese a cavallo di agosto hanno sottratto tempo ed energie alla propria famiglia o al proprio lavoro per collaborare, con altissimo senso civico a migliorare un provvedimento che incide su un'opera di importanza enorme per la comunità comunale, provinciale e regionale. 


Provo oro a citarvi qualche esempio e a descrivere il perché di quanto vi ho indicato sopra.

I consiglieri comunali senza battere ciglio, a parte qualche ammirevole eccezione, hanno ratificato un accordo senza nemmeno avere preteso di vedere la variante urbanistica n. 53 al PRG che l'accordo approva
Peccato che la legge nazionale e regionale attribuisca, nell'ambito comunale, l'esclusiva competenza urbanistica proprio ai consiglieri comunali.

Delle 22 osservazioni pervenute, peraltro alcune formate da decine di osservazioni diverse presentate dallo stesso soggetto, nessuna è stata accolta se non quelle che hanno segnalato errori puramente formali nel testo, poco più delle virgole insomma. Anzi, le osservazioni sono state definite non pertinenti
Peccato che la definizione sia stata data dall'ULSS
E peccato che la legge regionale sancisca che ""il comune provvede all'istruttoria delle osservazioni e convoca tutte le amministrazioni...". 
A dire il vero il Comune, rappresentato dal Sindaco, in 15 minuti di Conferenza dei Servizi definitiva ha avallato in toto le "controdeduzioni" dell'ULSS.
Peccato che l'ULSS sia giunta, in alcuni casi, a non comprendere il senso delle osservazioni. 
In altri L'ULSS è arrivata a non accettare osservazioni che contestavano contenuti della relazione sulla viabilità alla base di alcuni punti dell'accordo, perché non oggetto di pubblicazione e, quindi di possibile osservazione. Ma, contemporaneamente, l'ULSS ha rigettato le osservazioni sui medesimi punti dell'accordo affermando che tali punti erano soddisfacenti proprio in base alla relazione sulla viabilità che nessun osservante avrebbe potuto mettere in dubbio.

In un altro caso l'ULSS è arrivata ad affermare che "le destinazioni d'uso commerciali sono compatibili con la sottozona F che, all'art. 66 [delle norme tecniche di attuazione del PRG], paragrafo 4, riporta quanto segue"... Non è ammesso l'inserimento di medie strutture di vendita all'interno delle zone "F"..."
A parte citare a sproposito il termine sottozona, con questa affermazione pare intendersi che, secondo l'ULSS, sarebbe possibile, in quanto non esplicitamente vietato, l'inserimento di grandi strutture di vendita dentro alla CIttadella.
Peccato che le norme tecniche del PRG, a leggerle per come sono scritte, prevedono che:
nella zona F:

  • "Sono ammesse le destinazioni indicate in ogni singola sottozona.
  • E’ ammessa, accanto alle funzioni di cui al comma precedente, la costruzione di residenze per finalità accessorie a quelle specifiche della sottozona, nella misura strettamente necessaria a garantire la custodia del le attrezzature e degli impianti."

E, nella sottozona F.5 a cui appartiene l'intera area della Nuova cittadella:

  • "Le destinazioni consentite sono tutte quelle attinenti alla tutela della salute, alla prevenzione delle malattie, all'assistenza sociale, al sostegno della vecchiaia ed ai servizi comuni per tali attività. Possono essere collocate anche strutture tipo hospice o di accoglimento, tramite residenze collettive (camere o alloggi separati ma confluenti in strutture e servizi in comune), dei portatori di handicap o degli anziani o delle persone che per le loro particolarità abbisognano di assistenza e di vigilanza e tutte le infrastrutture inerenti alle destinazioni della sottozona"

E ci sarebbe molto altro da scrivere...come, ad esempio, che è stata necessaria una frenetica riunione di maggioranza in Consiglio comunale perché qualcuno, non avendo minimamente visto la variante urbanistica, dubitava che fosse stato recepito il limite (puramente illusorio a dire il vero) dell'extra cubatura agli scopi sanitari, proprio perché nessuno si era preoccupato di averla a disposizione.
Anzi qualcuno ha addirittura affermato che non era necessario vedere la variante perché non poteva che avere recepito quanto sommariamente indicato nello schema di accordo.

Ma quanto scritto sopra già rende bene l'idea della mistificazione

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