mercoledì 11 febbraio 2015

Il Museo di Santa Caterina e la favola dell'orso a #Treviso

La Tribuna, 11-02-2015
Ieri durante commissione consiliare Bilancio e Cultura abbiamo appreso dal Presidente che non si può avere copia di alcun progetto "migliorativo" sul Museo di Santa Caterina perché nulla è stato avallato formalmente da nessun organo mancando ancora i pareri delle Soprintendenze.
Perciò niente carte da studiare, neppure in bozza, in vista della commissione consiliare congiunta di venerdì 13, preannunciata dal Sindaco come alto momento di confronto con i consiglieri...

Ma allora Sindaco, Presidente del consiglio, Giunta, consiglieri di maggioranza, volontari quale progetto pretendevano illustrasse la consigliera Zanussi venerdì scorso?

Di cosa stanno parlando sui giornali da giorni?

Perché, invece, il 19 dicembre la Giunta ha ritenuto che non ci fosse alcun problema ad approvare un progetto definitivo/esecutivo senza attendere i pareri di legge?

Qui si sta raccontando la favola dell'orso e, purtroppo, pare che in tanti ci stiano cascando...

Vorrei fosse chiaro, anche a chi non ha visto durante l'assemblea di venerdì la slide con una bella X sopra la domanda "Goldin sì, Goldin no", che il problema non è Goldin ma la spesa di oltre 1 milione di euro per snaturare completamente il Museo di Santa Caterina, patrimonio di tutti, per un'iniziativa, privata, di cui il Comune sembra ignorare i contenuti.

A questo punto sarebbe molto meglio che il Sindaco nominasse Goldin direttore dei Musei di Treviso.

In questo modo sarà davvero il Comune ad avere la regia del progetto culturale di Treviso e risponderà direttamente a tutti i cittadini delle proprie azioni e dei soldi pubblici impiegati, così, finalmente, Goldin sarà davvero un "bene comune" perché dalla città incaricato e alla città renderà conto del suo operato.

Sono sicuro che le mostre organizzate dal nuovo direttore dei Musei di Treviso saranno di successo come se fossero della sua Linea d'Ombra e catalizzeranno lo stesso entusiasmo che leggiamo da giorni sui giornali e, magari, potremo anche sperare che il tutto avvenga preservando la funzione e il lavoro quotidiano fino ad ora svolto al Museo di Santa Caterina...

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