giovedì 17 luglio 2014

Cittadella salute di #Treviso: novità vere e presunte

Ieri si è tenuto l'incontro di cui vi avevo scritto qualche giorno fa.
Premetto che il racconto sarà piuttosto lungo, perciò armatevi di pazienza.

La prima sorpresa è stato vedere in platea esponenti di associazioni e pure un giornalista. Non solo, il Sindaco ha preannunciato un incontro pubblico con il Direttore generale dell' ASL n. 9.

Forse i nostri appelli non restano limitati alle poche decine di lettori di manzoniana memoria del nostro blog ma giungono anche ad orecchie importanti.

Sembrano passati secoli da quando mi era stato detto e scritto che rischiavo denunce penali se avessi divulgato i documenti del progetto preliminare della Cittadella della Salute (una parte in realtà, quella trasmessa in Comune).

Addirittura ieri si è parlato di cifre e denari del project financing, quella cosa di cui non avremmo mai saputo nulla senza lo scandalo MOSE e, con qualche presunzione, senza la insistenza mia e di qualche altro consigliere e associazione

A dirla tutta alcuni numeri erano già stati riportati dalla stampa e sono stati confermati ufficialmente ieri.

Provo a fare una sintesi degli elementi che mi hanno colpito.

La storia risale al 2007 quando l'opera del nuovo Ca' Foncello è entrata nella lista di opere regionali finanziata con 11 milioni di euro.
Poi l'ASL ha messo in piedi un gruppo di lavoro che per 2 anni ha lavorato per definire lo studio di fattibilità dell' intervento.
Si è poi arrivati all'approvazione nel 2010 in consiglio comunale di una possibile variante urbanistica per lasciare massima libertà a chi avesse fatto le sue proposte di realizzazione del nuovo ospedale.
Infatti a dicembre del 2010 viene pubblicato il bando di gara.
Peccato che in quei due anni dal 2007 al 2009 per lo studio di fattibilità nessuno si sia preoccupato di pretendere il rispetto del
le previsioni del piano regolatore comunale e del piano ambientale del Sile, incluso il rispetto della distanza minima di 20 metri dalla sponda per le nuove costruzioni.
Però si sono ricordati di chiedere un progetto che tenesse conto della sostenibilità ambientale...

Altro dato interessante. Il costo finale della sola realizzazione della nuova Cittadella è di circa 241 milioni di euro di cui 124 milioni e mezzo a carico pubblico. Rispetto alla base d'asta che prevedeva 224 milioni totali i costi sono superiori perché si faranno più opere ma parte saranno sempre a carico pubblico.
Infatti rispetto al costo pubblico preventivato di 126 milioni, il risparmio è di 1 milione e mezzo scarso, l'1% circa, quando il ribasso, obbligatorio per partecipare, proposto dai vincitori provvisori della gara pare sia stato del 5%.

Del 5% scarso è anche il risparmio che spunta l'ASL sul costo annuale dei servizi generali appaltati alla cordata vincitrice. L'importo di questi servizi era stato stimato, sulla base dell'andamento storico, i quasi 44 milioni e mezzo di euro all'anno, come somma di vari appalti che per ora erano stati stipulati per la durata massima prevista dalla legge: a seconda dei casi si andava da 6 a 9 anni.
Ora chi si è aggiudicato i lavori potrà usufruire di contratti della durata di 13-21 anni (il doppio di quelli precedenti) offrendo un ribasso che già per altro argomento ci era sembrato meno conveniente di qualsiasi supermercato...
Ricordo che stiamo parlando di lavori per un totale di oltre 40 milioni di euro all'anno per un tempo che supera di gran lunga il tempo medio di ammortamento di qualsiasi investimento produttivo. In una fase economica come quella attuale ci saremmo aspettati offerte un po' più generose da parte del privato.

A regime, inoltre, cioè quando sarà realizzata l'intera opera che si dovrebbe concludere in 7 anni, l'ASL pagherà un canone fisso annuo di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Prima di andare a regime il canone sarà proporzionato a quanto nel frattempo sarà stato realizzato.

Tra le fonti di finanziamento pubbliche rientra un mutuo che si stima debba coprire 51 milioni di euro e che sarà acceso dopo aver consumato gli altri denari. A fronte di una mia precisa domanda è stato detto ieri che si ipotizza un possibile tasso di interesse del 3,7%.

Benché il Direttore Generale abbia precisato che non si possono confrontare questi dati, vi faccio notare che il TIR, il cosiddetto tasso interno di rendimento, atteso da chi si è aggiudicato in via provvisoria l'appalto, è di oltre il 7%, secondo quanto ci è stato detto.
Qualche perplessità, però, nasce se consideriamo che la convenienza del project financing, per il privato, si calcola
 proprio confrontando il TIR con il costo del capitale investito. In altre parole l'investimento per il privato è conveniente in quanto il costo delle fonti di finanziamento è inferiore rispetto al rendimento generato.
Forse nessuna attività produttiva oggi è in grado di garantire un rendimento del capitale così elevato, nemmeno l'attività edilizia tradizionale visti i chiari di luna di questi ultimi anni. Non sorprende quindi che sul piatto del project financing si gettino poi sempre gli stessi nomi.

A proposito di nomi, la terza offerta pervenuta, che è stata ritenuta scadente dopo 2 anni di valutazioni in cui la commissione giudicatrice si è riunita per circa 80 volte, avrebbe garantito un complessivo risparmio di oltre 50 milioni di euro: pari all'intero finanziamento statale o all'importo dei lavori del IV lotto della tangenziale che pare ci stiamo giocando in questi giorni (anzi, si stanno giocando).
Per nostra fortuna in quella cordata c'era la società Mantovani ormai nota per la faccenda MOSE ma neppure i vincitori e i secondi classificati stanno molto meglio a giudicare dalle notizie di stampa nell'articolo riportato sopra.
In ogni caso, ci è stato detto, poco potrebbero fare i vertici ASL se non ci sono violazioni di legge perseguibili e direttamente legate alla gara della nuova cittadella.

Anche altro è stato detto, come il fatto che lo stralcio del distretto sanitario dall'accordo di programma con il Comune lascia inalterato il problema della vecchiaia della struttura di Borgo Cavalli e che il tema dovrà dunque essere affrontato.
Sempre il rinvio del trasloco delle strutture di Borgo Cavalli dovrebbe anche rendere meno problematica la questione viabilità e i 100.000 euro offerti da ASL potrebbero accontentare il nostro Comune.

Per quanto riguarda il controllo sulla qualità dei servizi offerti è prevista anche l'istituzione di un Organo di vigilanza.

Qualche impressione a caldo.
Dopo mesi assistiamo a un'accelerazione di trasparenza che tanto avevamo invocato ma che arriva largamente in ritardo. Tra una settimana il Consiglio comunale sarà chiamato a porre la pietra tombale sul progetto, fatto salvo qualche scandalo o indagine della Procura e qualche trattativa "privata" della Giunta comunale con Regione e ASL.
La trasparenza, adesso, risulta perciò finta ridotta alla sfilata di chi ha lavorato al progetto per decantarne le qualità, come è giusto e ovvio che sia, ma senza la minima possibilità, per chi avesse un occhio critico, di entrare nel merito per proporre migliorie se e ove possibile.

La necessità di rinnovare e ammodernare l'ospedale di Treviso non sfugge a nessuno come non sfugge che il semplice adeguamento delle strutture sarebbe costato, secondo una stima approssimativa dell'ASL, circa 120 milioni di euro.
Ma da un appalto che vale, contando anche il giro d'affari dei servizi in concessione per oltre 20 anni, qualcosa come 1 miliardo di euro ci saremmo aspettati che almeno chiedesse il rispetto della legge. Quello stesso rispetto che si impone al singolo cittadino e la cui deroga in questo caso è stata data per scontata.
Allora serve a poco parlare di sostenibilità ambientale, se garantire la distanza di 20 m da un fiume è così irrilevante, e men che meno serve pensare di fare rispettare le regole se vengono concesse deroghe alla cubatura giusto per garantire un po' di flessibilità al progetto.
E non parliamo di quanto poco convincente sia la assicurata convenienza per le casse pubbliche, per le nostre tasche, di questo enorme flusso di denaro generato a vantaggio di una singola cordata di imprese.

Sono certo che nessuno avrà il coraggio di pretendere che il progetto si adegui alle norme, cosa che sarebbe ben possibile se il Consiglio comunale non cedesse alle pressioni di Giunta, Regione, ASL.
Tuttavia voglio concludere con una nota positiva, visto che, con mesi di ritardo, i nostri appelli pare abbiano sortito qualcosa.
Ci auguriamo che:
  • siano immediatamente pubblicati in internet i verbali di gara dopo l'aggiudicazione definitiva del progetto,
  • sia pubblicato in internet l'intero progetto e gli eventuali adeguamenti successivi,
  • siano periodicamente e tempestivamente pubblicate in internet tutte le attività svolte dall'organo di vigilanza che verrà istituito.

Non potendo, o volendo, prevenire eventuali scelte sbagliate almeno proviamo a ridurne gli effetti negativi e a individuare con sollecitudine possibili distorsioni, disattenzioni o errori.
Queste attività, per il bene di tutti, devono uscire dalle stanze delle riunioni dei vertici e devono diventare patrimonio comune e oggetto di pubblico dibattito altrimenti opacità, leggerezza o semplice incapacità a cogliere la complessità delle questioni, ci condanneranno a rimpiangere le scelte parziali di alcuni che si sono privati dell'assistenza di un'intera comunità.

P.S. per il Sindaco pare che per risolvere ogni problema basti iniziare a chiamare la Cittadella della Salute, nuovo Ospedale....

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