mercoledì 28 gennaio 2015

Ancora sul Museo di Santa Caterina di #Treviso

 
Tribuna, 26-04-2013
In merito alla questione del Museo di Santa Caterina di Treviso, come vi avevo già fatto notare, quasi ogni giorno emergono, ma sempre e solo sulla stampa, le dichiarazioni più fantasiose.

Oggi sul quotidiano leggo, in riferimento alle critiche espresse da me e da altri consiglieri comunali, addirittura di Maggioranza, che l'Assessore alle attività produttive afferma: “Basterebbe che si prendessero una camomilla. O che si leggessero i verbali dei consigli comunali: molto c’è già scritto lì”. Come a dire che le iniziative sono state condivise e sono note a tutti.
Purtroppo per l'assessore tra indicare la spesa di 600.000 euro per Santa Caterina, con l'ennesima variazione di bilancio dell'ultimo mese, per adeguarla alla possibilità di ospitare grandi mostre e quello che la Giunta ha deciso di fare spendendo oltre 1 milione di euro ce ne passa. E poco rileva che io abbia votato contrario alla variazione di bilancio.

Purtroppo per l'Assessore, inoltre, il progetto per Treviso di Goldin è noto solo a pochi, come ha dichiarato lo stesso Goldin: "I miei referenti sono il sindaco e l'assessore alla Cultura: loro sanno perfettamente quale sia il mio progetto e da cosa sia composto. Ne abbiamo discusso molte volte”

Qualunque persona di buon senso in città, come tutti coloro i quali hanno sottoscritto, e continuano a farlo, la lettera aperta al Sindaco, sa che questa Amministrazione, che continua ad autodefinirsi regista, non ha alcuna idea di progetto culturale per Treviso, se non quella o di affidarsi al grande organizzatore.

L'articolo apparso sulla Tribuna nell'aprile 2013 qui accanto dimostra come non sia difficile trovare idee, anche all'interno degli stessi uffici comunali. E dimostra come per grandi mostre si possano intendere tante alternative diverse.

A questo punto ritengo non rinviabile un'assunzione di responsabilità di tutti.

Mi aspetto perciò che ci sia l'illustrazione pubblica ai cittadini di Treviso di cosa sarà del Museo dopo i lavori urgenti decisi dalla Giunta da parte di chi ne è così convinto

Mi aspetto poi che ciascun Consigliere Comunale si esprima in Consiglio se ritiene opportuno e conveniente che per la grande mostra di Goldin si utilizzi il Museo di Santa Caterina con soldi pubblici, o se ritiene che altri spazi, uno dei quali, il Museo Bailo, è in piena ristrutturazione dopo tante attese, possano garantire ambienti più che adeguati alle "grandi mostre" di Goldin.

Nessun commento:

Posta un commento