domenica 14 dicembre 2014

IV lotto della tangenziale di #Treviso: alcune considerazione e un pronostico

La Tribuna, 09-12-2014
Il quotidiano di settimana scorsa ha dedicato molto spazio alla vicenda della mobilità in città, inclusi il IV lotto della tangenziale e la relazione predisposta dallo studio TRT incaricato dalla "nuova" Amministrazione di Treviso.

Venerdì scorso si è tenuta la Commissione territorio con l'illustrazione delle conclusioni della relazione e del "nuovo tracciato" che sembrava quasi "segreto".

Dal dibattito sono emersi alcuni punti che mi hanno colpito e che vi riporto qui di seguito.

  • Il tracciato proposto dalla Giunta Manildo ricalca quasi esattamente ciò che aveva proposto in sede di Conferenza di Servizi qualche anno fa la Lega esprimendo parere non favorevole al tracciato deciso da Veneto Strade. La proposta della Lega di allora e della Giunta Manildo oggi, ricalca il tracciato previsto dal piano regolatore (PRG) di Treviso per la prima parte e solo dalla ferrovia alla strada feltrina segue il tragitto di Veneto Strade e prevede la realizzazione di due rotatorie all'uscita in zona Lando.
  • Assumendo che il numero di veicoli in circolazione rimangano quelli attuali, con il IV lotto un po' di traffico viene spostato dall'ultimo tratto della Noalese e da nord di Treviso sul nuovo tratto di tangenziale.
  • Per migliorare la mobilità di Treviso sarebbe necessaria una serie articolata e integrata di interventi anche sul fronte della mobilità sostenibile: percorsi ciclopedonali, restringimenti di carreggiata, ecc. ma intanto ci sono 54 milioni di euro per fare le tangenziale e quindi conviene farla poiché, in ogni caso, porta dei vantaggi.
  • Sindaco e Assessore alle attività produttive di Treviso stanno discutendo con Veneto Strade per cambiare il tracciato senza riprendere la procedura amministrativa dall'inizio.
  • L'attuale PRG di Treviso, come detto sopra, riportava un tracciato che, in parte o in toto, sarà diverso e perciò sarà necessario approvare una variante urbanistica per realizzare l'opera e per procedere agli espropri dei terreni privati. Peraltro anche per il vecchio tracciato, essendo già trascorsi 5 anni dall'approvazione del PRG, sono scaduti i "vincoli preordinati all'esproprio", sia a Treviso che a Paese, perciò dovranno essere riavviate le relative procedure.
  • La realizzazione della nuova area commerciale alla ex Marazzato genererà un traffico sulla Noalese che sarà per il 70% circa, stimato grossolanamente dagli Uffici comunali, di nuovi veicoli che prima non percorrevano quella zona (nuovo traffico). In confronto il calo di veicoli che permetterà il IV lotto della tangenziale potrebbe essere poca cosa.
  • Anche quando ci sarà la nuova superstrada Pedemontana, per la quale non sembrano essere note le stime di traffico, il IV lotto di tangenziale potrà scaricare (non si s quanto) il flusso di mezzi che altrimenti potrebbero attraversare il centro della nostra città.
  • Quando si prolungherà la tangenziale anche a nord fino quasi all'autostrada si potrà avere un alleggerimento anche superiore rispetto a quello ora stimato con il solo IV lotto.
  • Trattandosi di un progetto preliminare ogni valutazione di tipo ambientale o di dettaglio è rinviata al progetto definitivo.

Mi sembra di potere affermare che la questione viene così posta: ci danno 54 milioni di euro per fare un tratto di circa 3,5 km di strada che, in un modo o nell'altro, migliorerà la mobilità di Treviso, vogliamo rinunciarci?

Non ci si pone la domanda se si possano usare meglio queste risorse o se ci siano altre e diverse priorità per la nostra città o anche solo se quel miglioramento sarà "percepibile".
La domanda, invece, è secondo me centrale come scrivevo quasi un anno fa...

Di certo non si prende minimamente in considerazione un approccio, totalmente opposto, proposto dal prof. Giacomini nel seminario di sabato 13 dicembre alla Chiesa votiva: introdurre nel campo dei trasporti il concetto di efficientamento di quanto c'è già, senza necessariamente costruire nuove e costose opere e infrastrutture, privilegiando le modalità di spostamento più sostenibili e migliorando la qualità della vita, soprattutto di quei soggetti fino ad ora più penalizzati.

Un dibattito come è stato posto in Commissione non può che avere un'unica risposta, la stessa che abbiamo già visto per la Nuova Cittadella della Salute, per il Piano di Assetto del Territorio (PAT), per il Piano di rischio aeroportuale del Canova, il progetto di riqualificazione della ex Provincia, si farà più o meno esattamente quanto era stato deciso e programmato dalle giunte leghiste del passato.
Saranno, quindi, ancora una volta, confermate e realizzate le scelte fatte nel "ventennio buio", come lo definisce ancora oggi il centrosinistra che ora governa la nostra città, in perfetta continuità con il passato, nonostante una campagna elettorale fondata sulla promessa di cambiamento.

Al di là delle belle parole, inglesi e italiane, sono convinto che il cambiamento di questa Amministrazione comunale si vedrà solo su aspetti marginali...

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